Çobo, per scoprire i grandi vini dell’Albania da una cantina familiare
La vitivinicoltura in Albania ha antica tradizione ma va rinfrescata la memoria a chi l’aveva persa di vista, perché sta tornando prepotentemente ad affermarsi in tutto il mondo basandosi sulla potenza e originalità organolettica delle sue uve identitarie, magnificamente lavorate da una cantina seria e appassionata come Çobo Wine, posizionata nella contea di Berat, antica città nel cuore dell’Albania meridionale, affacciata sul fiume Osum.
Qui la famiglia Çobo opera da circa un secolo per preservare il meglio della terra e dei vigneti, nonché per custodire “lo spirito di 2400 anni di questa città distillato in bottiglie una sopra l’altra”.
Una famiglia che ha attraversato le turbolenze del periodo comunista tra nazionalizzazioni ed espropri, prima di riappropriarsi del suo destino dopo gli anni ’90, quando “i vigneti di Çobo si sono nuovamente scaldati al sole con lo spirito di coltivare i migliori vitigni, rimanendo fedeli alla tradizione”, passando da una produzione di 8000 bottiglie alle 100000 di oggi.
Ci tengono in azienda a trasmettere “un’esperienza della nostra vita filosofica dedicata alla nostra identità e al nostro approccio alla qualità attraverso un bicchiere di vino memorabile: connettersi gli uni con gli altri e diventare una famiglia con i nostri visitatori condividendo la nostra storia intima è il nostro piacere numero uno”.
E Bardha e Beratit sta per il bianco di Berati, ovvero l’autoctono Puls, vitigno a rischio di scomparsa negli anni ’50 a causa della sua scarsa produttività e oggi invece oggetto di rinnovato interesse, il quale una volta vinificato brilla grazie al suo bouquet fruttato che accenna pure ad agrumi e spezie, mentre al palato si fa apprezzare con mela, pesca, melone e pompelmo.
Di strepitosa amabilità.
E’ nato come produzione di famiglia l’irresistibile Kashmer Reserve che assembla l’autoctono Shesh con gli alloctoni Cabernet e Merlot offrendo all’olfatto sottobosco misto a rosa canina, mentre in bocca rivela ribes nero, mora di rovo, mirtillo e cioccolato fondente.
Sorso imponente, corpo nerboruto, conquista per potenza e gradevolezza lo status di grandissimo vino.
Sotto la denominazione E Kuqa E Beratit si valorizza il Vlosh, vitigno autoctono tipico dell’Albania, così prezioso da essere stato inserito da Slow Food nell’Arca del Gusto: al naso irretisce con composta di lampone e una screziatura di muschio, mentre il gusto percepisce gelso nero, sorbo, cotognata, fico dottato e cioccolato di Modica.
Al sorso si assiste a un dialogo tra acidità e tannini molto importanti.
Densissimo, possente, dalla monumentale classicità.
Fantastico il finale impreziosito dalla liquirizia.
A descriverci questo mondo enoico di grande fascino ancora da scoprire è Muharrem Çobo, nel video che segue.
Info: https://cobowine.com/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/cobo-wine/