Questa catena adatta ogni proprio locale alla realtà del territorio in cui inserisce, proprio come fa la sede cosentina di corso Mazzini dove è possibile trovare qualche tipicità e perfino delle bevande a base di ingredienti regionali: ecco cosa abbiamo degustato. (Clicca per leggere l’articolo.)
Un alimento povero ma industrioso tipico delle popolazioni di montagna friulane della Val Cellina e della Val Vajont oggi recuperato come segno di resilienza sociale e lungimiranza culturale: ve ne illustriamo la storia e le caratteristiche. (Clicca per leggere l’articolo.)
Dal cuore di Giarre, bella località etnea in provincia di Catania, arriva la storia di una tradizione di famiglia associata all’amore per il luogo in cui si svolge, dal quale arrivano le materie prime tradotte in magnifici nettari: andiamo a scoprire i prodotti di questa realtà virtuosa. (Clicca per leggere l’articolo.)
Solitamente non ci facciamo ammaliare dalla superfice estetica di un prodotto, ma in questo caso l’originalità e la personalità delle confezioni appare perfettamente integrata con la qualità di ciò che contengono, come dimostra l’articolo che potete leggere cliccando qui sotto. (Clicca per leggere l’articolo.)
Per diventare così generosa e pregiata questa terra ha impiegato milioni di anni, come sanno bene i gestori di tale cantina che vi coltivano le uve identitarie della zona per creare perle vinicole altrettanto rappresentative di un contesto biologico e culturale di grande fascino: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Dalla Calabria vengono i gestori di questo locale ma anche le pregiate materie prime usate e soprattutto le meravigliose ricette di quella terra benedetta che realizza sempre con credibilità e diversi picchi di eccellenza organolettica, accompagnate da un buon servizio: queste le specialità imperdibili. (Clicca per leggere l’articolo.)
Nascono in una località individuata come “paese delle streghe” i nettari di questa realtà piccola nelle dimensioni ma grande nelle capacità tecniche e nella sensibilità per la valorizzazione delle materie prime: vi raccontiamo come lavora e cosa produce. (Clicca per leggere l’articolo.)
Una vita dedicata a questo vitigno autoctono di immenso fascino ma che meriterebbe maggiore fama, lavorato in ogni modo possibile affinché esprima tutte le sue preziose sfumature organolettiche, con massimo rispetto della natura: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Un giovane maestro dell’arte bianca che sta proseguendo l’attività di famiglia adattandosi alle richieste della modernità ma senza perdere gli insegnamenti della tradizione, offrendo tantissime bontà fatte come si deve e sovente con picchi di eccellenza: vediamo le sue specialità da non perdere. (Clicca per leggere l’articolo.)
Agrumi, piante, radici, tutto viene trasformato in un tripudio sensoriale da questo liquorificio campano che lavora con passione e rigore, traendo buona parte delle sue meraviglie da bere da materie prime del territorio: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Qui tutto è secolare, dall’affermazione della bontà dei prodotti vitivinicoli alla perimetrazione dell’area di produzione, compresa la storia aziendale che testimonia la dedizione antica di una famiglia per trarre da un territorio vocato vini di altissimo livello: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Definito “ultimo dei salumi” in ragione dei tempi di realizzazione, oggi invece è in cima alle attenzioni di cultori delle tradizioni antiche come l’associazione di Petrini che ha deciso di tutelarlo per mantenerne le lavorazioni antiche e valorizzarne il sapore autentico: ve ne illustriamo storia e caratteristiche. (Clicca per leggere l’articolo.)