Questa catena adatta ogni proprio locale alla realtà del territorio in cui inserisce, proprio come fa la sede cosentina di corso Mazzini dove è possibile trovare qualche tipicità e perfino delle bevande a base di ingredienti regionali: ecco cosa abbiamo degustato. (Clicca per leggere l’articolo.)
Un alimento povero ma industrioso tipico delle popolazioni di montagna friulane della Val Cellina e della Val Vajont oggi recuperato come segno di resilienza sociale e lungimiranza culturale: ve ne illustriamo la storia e le caratteristiche. (Clicca per leggere l’articolo.)
Solitamente non ci facciamo ammaliare dalla superfice estetica di un prodotto, ma in questo caso l’originalità e la personalità delle confezioni appare perfettamente integrata con la qualità di ciò che contengono, come dimostra l’articolo che potete leggere cliccando qui sotto. (Clicca per leggere l’articolo.)
Un giovane maestro dell’arte bianca che sta proseguendo l’attività di famiglia adattandosi alle richieste della modernità ma senza perdere gli insegnamenti della tradizione, offrendo tantissime bontà fatte come si deve e sovente con picchi di eccellenza: vediamo le sue specialità da non perdere. (Clicca per leggere l’articolo.)
Un modello, due aromatizzazioni, per questo capolavoro di golosità della fumata colta che si presta parecchio come degna conclusione di un pasto: queste le caratteristiche. (Clicca per leggere l’articolo.)
La posizione estremamente strategica funge già da elemento di attrazione, soprattutto per chi si reca nella località romagnola per ragioni di lavoro, ma a questo occorre aggiungere buoni servizi e comodità diffusa: il nostro test. (Clicca per leggere l’articolo.)
Definito “ultimo dei salumi” in ragione dei tempi di realizzazione, oggi invece è in cima alle attenzioni di cultori delle tradizioni antiche come l’associazione di Petrini che ha deciso di tutelarlo per mantenerne le lavorazioni antiche e valorizzarne il sapore autentico: ve ne illustriamo storia e caratteristiche. (Clicca per leggere l’articolo.)
Questo polo agroalimentare e ristorativo dal “cuore contadino” si distingue da tempo non soltanto per l’eccellenza dell’offerta gastronomica ma anche per la brillantezza delle sue iniziative, come questa cena tanto ghiotta quanto conviviale che si può concordare a richiesta: vediamo di cosa si tratta. (Clicca per leggere l’articolo.)
Il capoluogo laziale ha ottenuto la certificazione della qualità dell’extravergine d’oliva storicamente prodotto nel territorio, valorizzando un’attività contadina poco conosciuta: ve ne illustriamo i dettagli. (Clicca per leggere l’articolo.)
Montagne selvagge, gole profonde, boschi rigogliosi, fiumi romantici e cascate prorompenti, tutti scorci da godere da grandi finestre panoramiche comodamente seduti su un treno, passando dall’Italia alla Svizzera in poco meno di due ore: qui vi mostriamo le immagini più belle. (Clicca per leggere l’articolo.)
Una realtà della provincia dell’Aquila dal forte impianto etico che negli anni ha ingaggiato una battaglia culturale contro lo spopolamento della sua area nel territorio di Anversa degli Abruzzi, rivalutandolo con la pastorizia e un’attività casearia di eccellenza associate all’ospitalità: un modello da approfondire, qui. (Clicca per leggere l’articolo.)
L’appuntamento più importante del settore ha confermato un desiderio di ripresa che punta sulla qualità e varietà dell’offerta, in cui l’Italia è apparsa più ricca e convincente dei competitor stranieri: questo il nostro resoconto. (Clicca per leggere l’articolo.)