Il Manuale di cucina, pasticceria e credenza per l’uso di famiglia
C’era anche un segreto letterario dietro la cucina di una delle più grandi cuoche di tradizione d’Italia, Lucia Gius, un segreto ben noto a chi l’ha conosciuta e ha amato la sua Trattoria Maso Cantanghel a Civezzano (Trento): il ricettario di famiglia, un libro pubblicato oltre un secolo fa, tramandato di madre in figlia.
E’ lei che ci ha fatto scoprire il Manuale di cucina, pasticceria e credenza per l’uso di famigliadella nobildonna trentina Giulia Turco Turcati. La prima edizione fu pubblicata dalla Tipografia Emiliana di Venezia nel 1904, vantando di contenere “più di 3000 ricette e 150 disegni intercalati nel testo”, ma quella di Lucia è la “II edizione riveduta e considerevolmente aumentata” uscita nel 1910, con il sottotitolo che specifica “contenente più di 4000 ricette e 280 disegni intercalati nel testo, compilato sulle basi dell’esperienza da una donna italiana”.
L’autrice nacque a Trento nel 1848 dall’unione tra un barone e una contessa. Apprendiamo dalla scheda dell’Academia Barilla che “la baronessa Giulia venne educata all’amore per l’arte, la letteratura e la musica” e si dedicò a “una lunga e intensa attività di scrittrice e animatrice di cultura che spaziava dalla botanica alla pittura e alla critica d’arte, dalla novellistica al romanzo, dalla ricerca culinaria alla musica ottenendo riconoscimenti in campo locale e nazionale”. Collaboratrice di diverse riviste a carattere letterario, tra la tante pubblicazioni ne ha annoverata anche un’altra di argomento gastronomico, Il piccolo focolare del 1908 (www.academiabarilla.it).
Riportando una frase che probabilmente farà impallidire le femministe, l’autrice ebbe a scrivere che “la vera poesia della vita femminile è lo studio di appagare anche nel modo più umile i propri cari”.
A Lucia sono stati cari invece anche tutti i suoi clienti, per appagare i quali ha attinto a piene mani dalla sapienza antica contenuta in questo volume.
Una struttura che non si limita a commercializzare un prodotto fantastico, ma si impegna anche a creare cultura con il suo museo e aggregazione con tante iniziative popolari, oltre a produrre delizie supreme a base di fantastica materia prima: qui tutto quello che c’è da sapere. (Clicca per leggere l’articolo.)
Compie mezzo secolo di vita questo sodalizio noto per le sue tante attività e per lo scrupolo con cui tutela e valorizza il piatto identitario della città simbolo del varesotto: ce lo racconta il suo massimo rappresentante. (Clicca per leggere l’articolo.)
Locale a gestione familiare scaturito dalla gestione di una famosa rivendita tipica di pesce della città, garanzia di freschezza e qualità, esaltate da una grande mano ai fornelli: vediamo cosa si mangia in questo celebrato ristorante. (Clicca per leggere l’articolo.)
Conosciamo la cantina per i suoi favolosi distillati e grandi vini identitari, cui si aggiunge questo nuovo spumante di superba qualità: la sua storia, il nostro assaggio. (Clicca per leggere l’articolo.)
I clienti gourmet affezionati a questo strepitoso locale aspettano questo momento tutto l’anno, ma è anche l’occasione per chi non l’avesse ancora fatto di scoprire la strepitosa cucina di Marco Colombo, in questo caso dedicata al più prezioso prodotto ipogeo: vediamo quali sono le pietanze imperdibili. (Clicca per leggere l’articolo.)
Una straordinaria esposizione che materializza i sogni del regista rendendo tangibili icone e oggetti delle sue opere, creando un percorso narrativo capace di emozionare e fare riflettere, mettendo a contatto epidermico il visitatore con l’arte di una leggenda: la nostra visita guidata. (Clicca per leggere l’articolo.)
Qui le vette siderali non sono soltanto quelle dei monti in cui nascono spumanti favolosi, ma anche quelle etiche di un gruppo di soci dotati di rara sensibilità e grandissime capacità enoiche, rigorosi nel lavorare un solo vitigno autoctono, il Prié blanc, in diverse declinazioni del gusto: la loro storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Un’azienda che garantisce di seguire le più scrupolose pratiche casearie per dare vita ai suoi prodotti: vediamo quali sono. (Clicca per leggere l’articolo.)
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