Catalogo 2019 Proposta Vini, isola felice in un mare di territori
Riguarda il vino ma rappresenta un appuntamento culturale tout court la presentazione del nuovo catalogo di Proposta Vini, perché come un festival letterario segna l’identità intellettuale della nazione: per questo è stato importante e ancor più stimolante partecipare alla presentazione del nuovo catalogo dell’azienda trentina, nella cornice di un noto hotel nel territorio di Lazise, il cui orizzonte segnato dal lago di Garda è parso metafora della capacità di questa struttura di guardare lontano, con rapimento lirico.
Circa centocinquanta i produttori presenti, provenienti da ogni parte d’Italia e da alcune zone estere, riuniti per illustrare il proprio lavoro e il frutto di esso, unendo racconti emozionanti e degustazioni entusiasmanti.
Il catalogo ha un vero valore letterario, per i contenuti elevati e colti, per la densità delle informazioni, per l’autentica opera di divulgazione, per la qualità di grafica e impaginazione, tutto teso a comporre un racconto che al dato enologico unisce elementi di antropologia, turismo, economia, indagine sociologica, ipotesi filosofica, poesia bucolica.
Un viaggio in Italia rosselliniano di grande precisione analitica e vivida suggestione evocativa, nel suo assemblare toponimi e denominazioni, osservazioni semiologiche e slanci ideali, tutto con una leggerezza fumettistica che induce al sorriso, grazie alla positività di cromatismi agresti e un’ironia sottesa.
A dare al catalogo la stessa sostanza di un libro, l’editoriale vergato da Gianpaolo Girardi, l’intelligenza che muove il progetto verso ammirevoli vette umanistiche, grazie a solide basi gnoseologiche in cui la conoscenza tecnica si abbevera alla fonte del sapere e al piacere della lettura.
Tema di quest’anno, Paese che vai…, il quale prende le mosse dalla constatazione che negli anni Ottanta i dépliant delle cantine francesi riportavano “una cartina dell’Europa e vi si distinguevano in sequenza la Francia, la regione, l’ubicazione della cantina e, quindi, le ricchezze paesaggistiche e artistiche del circondario, i musei, la flora e la fauna locali, i castelli”, insieme a “indicazioni di fiere, feste, sentieri, vecchie case con vecchi torchi e vecchi attrezzi agricoli e altre vecchie curiosità”, seguite dall’elenco “delle uve storiche (in Francia esistono solo uve storiche) coltivate in loco, le immancabili foto: di famiglia con avi, di vendemmie e di momenti conviviali”, relegando soltanto alla fine “l’elenco delle etichette con i contatti Aziendali”.
Un livello di consapevolezza panica verso il quale adesso anche in Italia ci si sta indirizzando, finalmente. A dimostrarlo, un significativo elenco di vitivinicoltori che con il loro impegno e la qualità del proprio lavoro hanno valorizzato così tanto il luogo di insediamento da consentire a questo di acquisire fama. Si tratta di persone che “hanno saputo legare ai vini le storie e le tradizioni dei loro territori”, consentendo a questi di acquisire riconoscibilità commerciale, con il vino che diviene ambasciatore di una località e “funge altresì da traino per altre produzioni agricole, zootecniche e artigianali, riguardanti frutta, verdura, formaggi, salumi, miele, dolci e quant’altro”.
Un concetto ribadito in azienda da Andrea Girardi, davanti alla nostra telecamera, nel video che segue.
Il catalogo affascina con le sue mappature, ideali traiettorie di luoghi che custodiscono storie, rappresentate da legami umani e sacrificio sulla madre terra, come dimostrano i ritratti fotografici dei vignaioli, in significativa simbiosi con i propri vigneti, concimati dalla passione meditata che si sposa con gli astratti furori dei sognatori.
Tra i tanti avvincenti reticoli tematici, quest’anno ha colpito quello dedicato ai Vini delle Isole Minori, “vini autentici” la cui produzione richiede fatica, i quali esprimono la “geniale operosità dell’uomo isolano costretto dalla natura ad accontentarsi di quanto l’ambiente gli offre”.
Un tema che si è inserito in un ordito di istanze enoiche in cui hanno brillato vini stranieri presentati in maniera sempre più organizzata e vincente, nuove cantine decisamente all’altezza e quel concentrato di belle persone che tratteggiano una preziosa enclave del Paese migliore.
Sobriamente inebriati da tanto fulgore concettuale e materiale, abbiamo voluto fare il punto di questa nuova annata da bere con il responsabile della scelta delle cantine di Proposta Vini, Italo Maffei, indefesso rabdomante di eccellenze che anche quest’anno è riuscito a superarsi.
Le sue parole sono nel video che segue.
Info: http://www.propostavini.com/