Le bollicine identitarie piemontesi del recuperato Timorasso di Ezio Poggio

Un’attività impegnata a elevare al cielo le lodi per l’uva identitaria della propria zona, esaltandola in tutte le sfumature fino a raggiungere l’Olimpo del gusto con le sue traduzioni in bollicine: Ezio Poggio con la propria cantina non si è limitato a contribuire “al recupero del vitigno storico Timorasso”…

… che “era ed è la varietà più prodotta e più rappresentativa della Valle Borbera, valle che s’incunea tra il Piemonte e la Liguria”…

… ma è stato pure determinante nella sua valorizzazione, con il sostegno del distributore Proposta Vini, cui è accomunato da una divorante passione.

Siamo a Vignole Borbera in provincia di Alessandria in Piemonte, dove Poggio ha strutturato l’azienda con il sistema tradizionale della conduzione familiare, prestando massima attenzione “all’innovazione e alla moderna tecnologia”.

Il sito della cantina specifica che essa è “giunta alla terza generazione” e “attualmente è guidata dai fratelli Ezio, enologo e Mary, laureata in farmacia, ma convertita all’attività di famiglia, con l’ambizioso progetto di recuperare il Timorasso, antico vitigno autoctono della Valle Borbera”.

Due le referenze che ci hanno folgorato e di cui riferiamo qui.
A partire dal superlativo Timorasso Terre di Libarna Colli Tortonesi Extra Brut da Timorasso al 100%.

Le uve vengono coltivate nel vigneto Colli Tortonesi Terre di Libarna su terreno argilloso-calcareo con tessitura a medio impasto, usando il metodo di allevamento che prevede “potatura corta Guyot classico, diradamento delle uve e coltivazione nel rispetto dell’ambiente”.

La vendemmia è “manuale in casse per la preservazione del grappolo fino alla pressatura”.

Per la vinificazione “ottenuto da mosto fiore dell’annata del millesimo, prima fermentazione in acciaio, dopo il tiraggio affina in bottiglia almeno 24 mesi prima della sboccatura effettuata con tecnica à la volée: minima aggiunta di liqueur, riposo per almeno sei mesi prima della commercializzazione”.

Al naso si evidenziano frutta a polpa gialla e una chiara nota di panificazione insieme a un tocco di pietra focaia, mentre al palato si rivelano chinotto, ananas, yuzu e confettura di olivello spinoso.
Magnifico lo spunto erbaceo iniziale che opera una seduzione amaricante intrecciata alla freschezza agrumata.
Bolle elegantemente rarefatte, finale dalla leggera declinazione dolce con echi di lime e arancia.

L’accostamento gastronomico migliore consigliato dal produttore “è con salumi e formaggi stagionati o erborinati accompagnati da pane casareccio: si sposa bene anche con piatti di pesce e la sua grande struttura lo rende adatto all’abbinamento con carni rosse”.

Altra versione che brilla per autenticità è il Lunatico Frizzante da uve di Timorasso coltivate in Val Borbera su terreno argilloso-calcareo, sottoposte anche in questo caso a vendemmia manuale, vinificate con rifermentazione in bottiglia.

Il naso è subito inebriato da freschezza floreale con cenni agrumati, mentre al palato si riconoscono pera, mela, limone e un accenno di miele.
Spicca la sua mineralità che contribuisce a ingolosire un sorso già spigliato di suo.
Finale da beatitudine contadina.

Possiamo ascoltare la descrizione di questi due prodotti direttamente dalla voce di Ezio Poggio nel video che trovate a seguire.
Info: https://www.eziopoggio.com/i-nostri-vini/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/poggio-ezio/
Catalogo Bollicine: https://www.propostavini.com/cataloghi/catalogo-bollicine-2025/