Il Parco di Pinocchio a Collodi, viaggio nella fantasia tra giochi, echi letterari e opere d’arte

Il Parco di Pinocchio in Toscana è come l’opera letteraria a cui si ispira, quindi capace di parlare a tutti, piena di piani di lettura, in grado di mettere insieme cuore e intelletto, ma anche semplicità e complessità, creando un luogo che riesce ad allietare i piccini, emozionare le anime sensibili e stimolare riflessioni a chi cerca elevazione dello sguardo, tutto immerso in una soprendente successione di opere d’arte contemporanea di autori importanti.

Non a caso si definisce “parco policentrico” questa realtà di grande originalità collocata nella Collodi da cui ha preso il nome d’arte il celebre scrittore, una frazione di Pescia, in provincia di Pistoia…

… dove si configura come “un percorso a tappe, con sculture, edifici e sistemazione del verde dove l’adulto e il bambino interagiscono insieme per rievocare le Avventure di Pinocchio, attraverso le opere di grandi artisti del Novecento”, il quale ospita anche il Museo del Parco (Laboratorio delle Figure) e la Sala del Grillo Parlante con mostre tematiche su Pinocchio, un viaggio nella fantasia per tutte le età che accoglie con la suggestiva Piazzetta dei Mosaici di Venturino Venturi…

… occupata da un’enorme balena scintillante…

… mentre il resto dello spazio all’aperto è disseminato di opere d’arte, tra emergenti come la scultrice Kamiko Suzuki con Fatina e lumachina realizzata presso la cava Nardini di Vellano in occasione del 1° simposio Scultori in cava nel 2016…

… ma anche realizzazioni di artisti di fama mondiale, quale Emidio Greco che firma Pinocchio e la fata…

… mentre Pietro Consagra qui ha lasciato tante tracce della sua poetica, adottando segni stilizzati per interpretare Pinocchio saluta…

… Il Granchio colto in movimento rampicante…

… I quattro conigli con la bara nel loro mesto incedere…

… quindi Il serpente fissato in una sinuosa spirale…

… e Geppetto, le cui linee sottili sembrano fagocitate dalla natura circostante.

Anche le realizzazioni apparentemente ludiche contengono pensiero e creatività, a partire dalla riproduzione del Labirinto concepito nel 1972 da Pietro Porcinai…

… fino alla raffigurazione materica che nella sua monumentale iconicità espressamente infantile finisce con lo stagliarsi maggiormente nella memoria, il Grande Pescecane di Zanuso e Piccoli…

… struttura sulla quale si può salire grazie a una scenografica scala…

… per poi entrarvi dentro e uscire da una bocca piena di denti giganteschi, quasi un’immersione nella favola.

L’offerta più indirizzata al divertimento e ai più piccoli brilla anche per i brevi ponti tibetani da attraversare…

… o la sezione Pinocchio Adventure con cui si “vola sul fiume”…

… e attrezzati percorsi sempre avventurosi ma in sicurezza.

Non mancano attrazioni dal sapore antico, come Il piccolo teatro dei bambini…

… e carrozzoni circensi tutti da scoprire come quelli di Mangiafoco e della Fata…

… oltre a giostre vintage…

… senza dimenticare un’area giochi con allestimenti evocativi affiancati da un ricco bookshop.

Un luogo che spinge i bambini ad aprire la propria mente verso l’immaginazione, mentre gli adulti qui possono recuperare istanze e aspirazioni che parevano dimenticate, tutto riunito in uno spazio di condivisione destinato a stagliarsi nella memoria di ciascun visitatore, con il merito di divulgare l’arte contemporanea in un contesto popolare.
Info: https://www.pinocchio.it/it