Museo della Lettera d’Amore a Torrevecchia Teatina (CH) in Abruzzo, esposizione di rara originalità

Nel già vivacissimo panorama della nuova museologia va annoverata un’ulteriore categoria, quella dell’esposizione epistolare, grazie alla singolarissima esperienza del Museo della lettera d’Amore “ospitato nello storico Palazzo settecentesco del Marchese Valignani in Torrevecchia Teatina, paese nel cuore dell’Abruzzo, situato al centro di un triangolo i cui vertici sono Chieti, Pescara, Francavilla Al Mare”.

Inaugurato nel 2012 sulla spinta di un concorso omonimo attivo dal 2000, ha incontrato un notevole apprezzamento diffuso, tanto da attirare numerose donazioni che hanno portato la raccolta a contare circa diecimila lettere.

La collezione è eclettica, anche perché il progetto individua in ogni missiva il valore di testimonianza, una sorta di racconto popolare che non disdegna di partire dal basso, dalla vita quotidiana delle persone comuni, per costruire comunque un’importante narrazione storica, sviluppata attraverso un punto di vista inedito capace di svelare aspetti meno noti pure dei grandi eventi: grazie ad alcune lettere infatti è stato possibile perfino scoprire fatti che la storiografia ufficiale non ha trattato, dando un contributo culturale di grande rilievo.

Nella missione dichiarata infatti “il Museo si propone di salvare una testimonianza come la lettera d’amore, di risvegliare l’interesse per il bene condiviso”, come “un aprirsi alla confidenza del bene, alla fiducia dell’altro, alla messa in discussione della propria intimità per accogliere l’altra”…

… mentre “per quanto riguarda la struttura, poi, in genere, il Museo è concepito come un archivio: di quadri, di reperti archeologici, di oggetti in genere”, con l’intento di “costituire un museo piccolo ma vivo” in cui “questo incontro con la fantasia letteraria (giacché la lettera d’amore è un luogo della fantasia letteraria) può essere indotto e risultare dall’incontro con la sensibilità dello spettatore”.

Tra le tantissime donazioni figurano “le lettere scritte da tantissimi fedeli a S. Karol, allora Papa Giovanni Paolo II e deposte accanto alla sua bara nel giorno dei funerali”…

… “circa 3500 testimonianze provenienti da tutto il mondo”…

… ma il Museo custodisce pure “alcuni epistolari storici, tra cui uno della Prima Guerra Mondiale” e una collezione di cartoline d’amore d’epoca.

Un museo non soltanto da guardare, dunque, ma anche e soprattutto da leggere, entrando nella scrittura a mano a volte ostica di chi ha vergato le missive, alla ricerca di lampi di umanità, tra paure e desideri, speranze e sentimenti, gioie e dolori, capaci di fare entrare per qualche istante nelle vite degli altri ma arricchendo allo stesso tempo quella del visitatore.

Tutto questo per dare importanza alla lettera d’amore come espressione antropologica, sociologica e perfino letteraria: “consiste in una missiva, in genere riservata e intima, indirizzata a una persona amata in cui si dà corpo e voce all’espressione dei sentimenti d’amore che il mittente prova (o asserisce di provare) nei confronti del destinatario”.

L’allestimento esalta la parte tematica dando massima importanza all’elemento cartaceo, con i fogli originali liberamente consultabili, alloggiati in ieratici espositori…

… oppure appesi a fili per farli fluttuare nell’aria come pensieri ancora vividi…

… quando non addirittura affissi ai rami di un albero…

… mentre altri reperti vengono sottolineati attraverso l’affissione al muro…

… con un doveroso omaggio al vate del territorio Gabriele D’Annunzio con la sua inconfondibile grafia.

Se lo spunto può apparire estremamente popolare, a dare densità intellettuale provvedono le due anime del progetto, Massimo Pamio e Pina Verdoliva, coppia nella vita nata proprio grazie a un rapporto epistolare, i quali infondono grande profondità sia durante le visite guidate e che sul sito ufficiale del museo, offrendo coltissimi riferimenti epistemologici sul fenomeno trattato, sempre con un efficace spirito pedagogico.
Due menti così vivaci da promettere sviluppi significativi in tempi brevi per questo prezioso progetto.
Info: https://www.museoletteradamore.it/