Un prodotto elogiato e amato dagli antichi Romani, un territorio segnato dalla grande Storia, una vicenda aziendale lunga oltre cento anni, tutto profuma di storia in quest’azienda campana concentrata sul realizzare prodotti vinicoli all’altezza di un contesto altissimo: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Tutto è partito dalla prestigiosa figura del distillatore Giuseppe Bonollo e oggi prosegue con la brillantissima Giulia di Cosimo, l’unione di due eccellenze familiari alla base di un’azienda dinamica ma sempre sensibile a cultura, terroir e sostenibilità, creando prelibatezze: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Un’esperienza più unica che rara capace di dimostrare quanto il vino sia anche un prodotto intellettuale perfettamente a suo agio tra attività culturali e mostre d’arte contemporanea, senza dimenticare lo straordinario valore organolettico delle referenze realizzate: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
In quest’azienda sanno benissimo che non c’entra niente con il vero Nebbiolo ampelografico, ma continuano a chiamarlo così come omaggio alla tradizione sia del vitigno che dell’impresa, visto che si tratta di un rapporto lungo oltre 100 anni dal quale scaturisce un vino clamoroso: la sua storia, il nostro assaggio. (Clicca per leggere l’articolo.)
La famiglia oggi sugli allori grazie al brillante rilancio del brand Castello di Uviglie continua tuttavia a curare con le sue infinite capacità anche il marchio omonimo, sotto il quale concentra le sperimentazioni più ardite e la più libera espressione di un modo personale di fare vino: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Questo giovane ma solido e preparatissimo enologo dopo avere girato il mondo è tornato a casa nel cuore della Sardegna per proseguire e rafforzare la tradizione vitivinicola già valorizzata in passato dalla sua famiglia, portando la produzione della cantina a vette di eccellenza: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Tale nobile isola della Grecia ha eletto il vino tratto da quest’uva aromatica come massimo elemento identitario, tanto da farne un proprio vessillo agli occhi del mondo, unendosi a migliaia in una cooperativa per produrlo e celebrarlo adeguatamente: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Il progetto tutto cuore e cervello della famiglia Pollastri ha riportato in vita su questo pezzo delle Eolie l’attività vitivinicola di pregio che era sparita da cinquant’anni, incentrando tutto sulla meravigliosa Malvasia delle Lipari lavorata al suo meglio in regime biologico: la sua storia, i nostri assaggi.
Questo sensibilissimo vignaiolo si è preso carico della tradizione secolare di un vino letteralmente unico affiancandovi altre fantastiche referenze territoriali, cerando una tavolozza sensoriale vivida come i colori dei suoi dipinti che raffigurano una natura sacralmente rispettata: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Una famiglia che da generazioni tutela e valorizza questo miracolo ampelografico capace di tradursi in vini meravigliosi di rara personalità, contribuendo a salvare tale vitigno dall’estinzione con cure appassionate e commovente dedizione: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Nata da un progetto di forte impeto identitario, oggi è una realtà aziendale capace di rappresentare il meglio della produzione vinicola valdostana sia sul piano organolettico che su quello culturale, estraendo prelibatezze da terreni difficili con fatica e senso di responsabilità: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Questo vignaiolo molisano è un vero intellettuale che pone alla base dei suoi prodotti vinicoli un florilegio di riflessioni profonde, pensieri elevati e perfino spunti lirici, valori tali da aggiungere fascino ai suoi portentosi nettari che hanno anche il merito di celebrare un nobile territorio: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)