Le bollicine Art della cantina trentina De Vigili, pietra angolare del Trentodoc di montagna
Per una volta parlare di arte della spumantizzazione non è più soltanto un modo di dire bensì una realtà comprovata, poiché le bollicine dello spumante Art della cantina trentina De Vigili non soltanto rappresentano la pietra angolare del Trentodoc di montagna ma anche un mirabile esempio di intreccio tra vitivinicoltura ed espressioni creative.
Questo spumante infatti viene presentato dalla stessa azienda come “una bollicina che va oltre la capacità di fare vino, per creare un progetto di più ampio respiro”…
… quindi “Art è un progetto di bellezza e cultura, pensato per valorizzare l’espressione dell’arte e del territorio”…
… “un Trento Doc concepito per essere il motore di numerose iniziative ed eventi legati all’arte ed alla condivisione di bei momenti”.
Infatti la stessa identità visiva di questo spumante “a partire dall’etichetta bianca, libera e minimale, lascia volutamente uno spazio da arricchire con l’immaginazione, come se fosse una tela bianca da riempire”, mentre “la velina che avvolge la bottiglia crea invece una connessione con il mondo dell’arte, in previsione dei molti eventi organizzati presso la cantina immersa nelle vigne della Piana Rotaliana e delle collaborazioni con artisti di rilievo”.
Dal punto di vista vinicolo poi sempre dalla De Vigili spiegano che “ART rispecchia il più possibile l’idea di Trentodoc e il suo essere una bollicina di montagna, elegante e fine, con una piacevole acidità e pienezza di sorso, in accompagnamento ad aperitivi o anche a piatti non troppo strutturati come pesce o carni bianche”.
Tutto questo è ulteriore segno di un’esperienza ormai atavica, dato che la famiglia De Vigili ha avviato una lunga storia di viticoltura con l’avo Ottavio all’inizio dell’800, proseguendo oggi con Francesco e le sue idee con radici antiche e moderna sensibilità, infatti la filosofia prevede questo: “la terra viene coltivata senza prodotti di sintesi e diserbanti chimici e, anche in cantina, si cerca di rispettare le caratteristiche del prodotto”.
Lo spumante Art impiega uve di Chardonnay provenienti “dalla Collina dei Sorni a Lavis: gli affioramenti di gesso unitamente all’esposizione ed alla sua altimetria donano alle viti un ambiente ottimale”.
Dopo la raccolta “l’uva intera è posta direttamente in pressa, dove con una pressatura soffice estraiamo solo il mosto fiore: il vino base fermenta e affina in acciaio fino alla primavera prossima quando avviene il tiraggio, da cui inizia il periodo di riposo sui lieviti che prolunghiamo fino ad almeno 36 mesi; dopo la sboccatura, attendiamo almeno 6 mesi prima di mettere ART sul mercato”.
Dal delicato bouquet fruttato, Art incanta il palato con cedro, albicocca essiccata, nettarina, mango e un cenno di erbe di campo.
L’approccio è intensamente zuccherino quanto agrumato, poggiato su un perlage rarefatto ma vellicante.
Si staglia nella memoria come amabile e irresistibilmente seducente.
Una delle gemme più intriganti del ricchissimo Catalogo Bollicine di Proposte Vini.
Nel video che trovate qui sotto Francesco De Vigili sintetizza gli aspetti più importanti del prodotto.
Info: https://www.devigili.wine/it/vino/1
Distribuzione: https://www.propostavini.com/prodotti/scheda/trentodoc-brut-art-mc-sitndevbr/
Catalogo Bollicine: https://www.propostavini.com/cataloghi/catalogo-bollicine-2024/