Il Brunello di Montalcino di Podere Fornacella, sapere contadino
Il Brunello di Montalcino è da tempo considerato un gioiello, sia per i suoi pregi organolettici che per il valore di mercato che ha assunto, tanto da trasmettere in alcuni contesti di consumo e divulgazione l’idea di un vino di lusso adatto a contesti raffinati: sarà vero e positivo anche questo, ma per noi è bello e confortante invece incontrare chi ne rivendica la matrice contadina, riconducendolo alla terra lavorata con fatica e a una sapienza agreste semplice e genuina, senza orpelli dettati dal mercato ma con tutta l’autenticità di una gloriosa storia enoica.
Accade con il Podere Fornacella che si trova proprio nel comune della provincia di Siena in Toscana che dà il nome al celebre vino.
A gestirlo sono i Ciacci che con ammirevole orgoglio si definiscono “agricoltori da molte generazioni”, essendosi “sempre dedicati alla Terra con passione e amore per quelle colture, vite e olivo, le quali rappresentano la cultura e la storia di questo territorio”, con un rispetto per la terra che li ha portati a trattare “i propri frutti e prodotti con metodo biologico”.
“La Fornacella è un podere situato a sud-est di Montalcino, a conduzione familiare, come un tempo”, spiegano dall’azienda: “produciamo vini in tre appezzamenti di terreno, uno dei quali di fronte all’Abbazia di Sant’Antimo a Castelnuovo dell’Abate, frazione di Montalcino”.
Si tratta di due ettari e mezzo di vigneti iscritti a Brunello di Montalcino “che hanno un’altitudine da circa m. 250 a m. 400 s.l.m., abbiamo quindi viti di Sangiovese allevate a cordone speronato bilaterale, in terreni prevalentemente galestrosi, con sesti di impianto variabili perché le vigne sono state impiantate in più anni”.
Al Podere ritengono che “la vigna e la cantina sono i momenti fondamentali per la creazione di un vino: primo però è il sole d’estate che dà carattere alle uve, le fa maturare e ne esalta le caratteristiche”.
Una realtà attiva dal 1990 le cui produzioni di punta sono Brunello e Rosso di Montalcino “oltre ad una modesta quantità di vino rosso e un olio extravergine di oliva gradevolmente fruttato, ma di quantità limitata”.
Il Brunello di Montalcino del Podere Fornacella si presenta con un profumo all’antica di botte buona, prima di aprirsi alla stuzzicante complessità della selva arricchita da sentori di spezie pepate. L’approccio è minerale, seguito da un’importante acidità che si porta dietro ribes, melagrana, anguria e visciole. Beva densa ma scorrevole.
Il Rosso di Montalcino, come il precedente ottenuto da uve Sangiovese in purezza, riconduce invece all’essenza del frutto, sia nella freschezza olfattiva che nella fragrante succosità del sorso, riportando più marcata l’impronta di piccoli frutti rossi.
Due vini che brillano per personalità atavica, portandosi dietro tutto il corredo di serietà e passione di chi lo produce: ce ne parla nel video sottostante Tiziana Rossi.
Info: http://www.propostavini.com/ricerca-prodotti/?q=FORNACELLA