Espressioni del Nebbiolo, la vite come biodiversità, cultura e identità nel progetto di Proposta Vini
Tra le iniziative che rendono Proposta Vini il più prezioso distributore enoico italiano e allo stesso tempo un autentico operatore culturale c’è il progetto sulle Espressioni del Nebbiolo creato per fare divulgazione inclusiva e promozione intellettuale sul “vitigno da terroir per antonomasia”, conosciuto in tutto il mondo “per la produzione di vini rossi di grande complessità, fini ed eleganti che necessitano di un lungo invecchiamento per raggiungere quelle caratteristiche che li hanno resi così famosi, una cultivar che identificandosi con il territorio in cui viene prodotta ne diventa ambasciatrice, evocandone non solo la produzione vinicola ma anche il patrimonio culturale, storico e paesaggistico”.
Il senso di questa missione pedagogica necessaria si espleta in un libretto in cui si spiega perché quando si parla di referenze legate a questo vitigno “non manchi mai una foto con la nebbia che sale lungo i pendii, coprendo i filari”: la spiegazione è che “Nebbiolo deriva da Nebbia e c’è l’esigenza di evidenziare questo legame con immagini che lo rappresentino” (https://www.datocms-assets.com/17069/1706689816-propvini-opuscolonebbiolo-sett23-v16.pdf).
Da qui un parallelo programmatico: “con questa iniziativa è nostro desiderio contribuire a diradare la nebbia e a far luce sul variegato e, in gran parte sconosciuto, mondo del Nebbiolo”, un vitigno “presente in un ambito circoscritto e ben localizzato” dal significato identitario, in grado di farsi “ambasciatore di un luogo, del quale evoca non solo la produzione vinicola ma un micromondo culturale, storico e paesaggistico, nonché un senso di appartenenza fortissimo, originale e unico”.
Poi si scende in particolari di estremo interesse sull’uva, conosciuta anche attraverso l’uso di parecchi sinonimi: “Chiavennasca, Nebbiolo di Carema, Nebieu, Nebieul, Nebiolo, Picotendro o Picoutener, Prunent o Prunenta e Spanna”.
Seguono dettagli biologici come il grappolo “compatto e piramidale, munito talvolta di un’ala molto pronunciata”, o la maturazione tardiva con vendemmia “da metà ottobre ai primi di novembre”.
Scopriamo così che “in Italia è coltivato su una superficie superiore ai 5.000 ettari”, mentre dal punto di vista delle testimonianze “i primi documenti ne attestano l’esistenza già nel 1268 a Rivoli e nel 1292, 1295 e 1302 nel territorio di Alba”.
L’opuscolo elenca tutte le varie Espressioni del Nebbiolo presenti in Italia e nel mondo, mentre sul Catalogo ci sono “le relative espressioni in bottiglia” (https://www.propostavini.com/i-nostri-progetti/espressioni-di-nebbiolo/collezione/).
Proposta Vini crede fortemente in questo progetto, come spiega Gianpaolo Girardi nel video seguente.
Info: https://www.propostavini.com/i-nostri-progetti/espressioni-di-nebbiolo/