Gli emozionanti mosaici sommersi con i pesci della Cripta della Basilica di San Francesco a Ravenna
La natura in tutta la sua purezza in osmosi con la celebrazione del più virtuoso operato umano, tutto avvolto nel contesto della più elevata spiritualità: è una sintesi dello spirito francescano la commovente visione di stupendi mosaici sommersi dall’acqua nella quale nuotano liberi e sereni dei suggestivi pesci rossi, meraviglia offerta della celebrata Cripta della Basilica di San Francesco a Ravenna.
La Basilica è un edificio religioso di enorme valore per i fedeli ma anche un bene culturale di massimo rilievo: le sue origini sono state fissate intorno al V secolo d.C. ed è quindi depositaria di una storia millenaria, lungo la quale ha incrociato anche la vita di Dante Alighieri che è stato suo assiduo frequentatore.
La citata Cripta si trova alla base dell’altare maggiore e risalirebbe al X secolo: la sua forma che spinge a scrutare il proprio interno funge quasi da cornice a un pavimento sempre ricoperto da un sensibile strato di acqua, poetico fenomeno dovuto al trovarsi sotto il livello del mare.
Sotto questa patina si dipanano le forme geometriche di sobri ma ammalianti mosaici, tra cerchi, ellissi e intrecci dai colori tenui e raffinati…
… sul cui sfondo nuotano soavi pesciolini che sembrano diretta e perfetta espressione di quell’armonia del creato cantata da San Francesco, i quali attirano rispettose visite di animi sensibili.
Una visione che spinge al raccoglimento e dona serenità, regalando momenti di beatitudine ecumenica che vale il viaggio.
Le immagini di questo articolo e quelle del video che segue sono state concesse dall’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia.