I vini dell’Oltrepò Pavese dell’Azienda Agricola Valdamonte di Alberto Fiori

Tutto il millenario patrimonio vitivinicolo dell’Oltrepò Pavese concentrato in mani giovani e appassionate capaci di creare la summa di una preziosa tradizione enoica, trasportandola nel presente con sensibilità contemporanea: sono i presupposti dei grandi vini dell’Azienda Agricola Valdamonte di Alberto Fiori che raccontano con fedeltà e capacità tecniche la vocazione al buon bere di un intero territorio.

Ci crede molto anche il distributore Proposta Vini che da quest’anno lo ha inserito nel suo prestigioso catalogo, riconoscendone i nobili presupposti, tanto da presentarne la produzione con una colta citazione dello storico Strabone dell’antica Grecia che nel 40 a.C. scrisse: “vino buono, popolo ospitale e botti in legno molto grandi”, sottolineando come “dopo oltre 2000 anni, quasi nulla è cambiato: Alberto e Carola impersonano perfettamente questi concetti”.

Si introducono così le figure di chi gestisce questa struttura d’eccellenza, ovvero Alberto che “con determinazione e precisione conduce l’azienda di famiglia”…

… affiancato “dalla moglie Carola che, con una dirompente energia, oltre a seguire l’agriturismo, supporta Alberto nella produzione di vini bianchi dalla grande verticalità e bollicine precise”.

L’azienda Valdamonte in totale si estende su 21 ettari, dei quali 15 sono coltivati a vigneto nei comuni di Santa Maria della Versa e Rovescala, in Valle Versa, Oltrepò Pavese. Prende il nome dalla frazione Valdamonte di Santa Maria della Versa, un “piccolo villaggio posto a mezza collina nel versante orientale della Valle Versa”.

La famiglia Fiori ne è proprietaria sin dagli inizi del ’900 e ora è guidata “dal giovane enologo Alberto che nel 2009 dà inizio alla vinificazione delle proprie uve e alla produzione dei propri vini”.

I vigneti “sono tutti posti sulla sommità della collina tra i 300 e i 380 m s.l.m., e proprio questa particolarità dona ai vini spiccate sensazioni di freschezza e sapidità”.

Le uve maggiormente presenti sono quelle di Pinot Nero, Chardonnay, Riesling Renano, Croatina e Barbera, coltivate in vigneti allevati a Guyot semplice “con un capo a frutto di circa 12 gemme”, mentre “i filari sono inerbiti in modo da contenere la produzione di uva e preservare il suolo da erosione e dilavamento della sostanza organica in esso contenuta: da diversi anni si utilizzano solo rame e zolfo per i trattamenti antifungini e piretro per quelli insetticidi”.

La cantina sottolinea che per la vendemmia “raccogliamo le nostre uve con la massima cura”, infatti viene svolta “nelle ore più fresche della giornata e i grappoli vengono portati in breve tempo in cantina: questo permette di rispettare l’integrità degli acini ed evitare fermentazioni e ossidazioni indesiderate”.

In merito alle lavorazioni “per i vini bianchi e per il rosato le uve sono inviate direttamente nella pressa: con una pressatura soffice otteniamo il mosto fiore, la parte migliore del mosto” che “subisce una decantazione a freddo in vasche di acciaio della durata di una notte: questo serve per fare depositare sul fondo delle vasche la parte meno limpida del liquido”, un procedimento chiamato flottazione.

Dopo circa un mese in cantina “il mosto si trasforma completamente in vino e riposa per tutto l’inverno a contatto con le proprie fecce nobili”.

I vini bianchi, rosati frizzanti e lo spumante Metodo Martinotti “vengono imbottigliati all’inizio della primavera, dopo che la presa di spuma in autoclavi di acciaio ha donato loro il tipico carattere pétillant; i vini bianchi fermi vengono imbottigliati a fine primavera”.

Il Metodo Classico “dopo il tiraggio in primavera (fra aprile e maggio), riposa sui lieviti in bottiglia 36 mesi”.

Per i vini rossi “le fasi di lavorazione sono più articolate: gli acini vengono separati dal raspo in un’apposita macchina e inviati in vasche di acciaio, qui avviene la fermentazione alcolica e la contemporanea macerazione delle bucce sul mosto, la cui durata varia a seconda del tipo di vino e delle caratteristiche dell’annata; i vini maturano poi in vasche di acciaio e di cemento o in botti di legno, sottoposti a periodici travasi e bâtonnage”.

Il vino frizzante Bonarda viene imbottigliato all’inizio della primavera dopo la presa di spuma in autoclave.
E parlando di Bonarda è tipica quella Vivace proposta dalla cantina, con i suoi profumi fruttati e sapori di frutti di bosco, tra i quali spicca la mora, accompagnata da prugna e ciliegia candita, creando un sorso ghiotto anche grazie a un cenno tannico.

E’ la perfetta introduzione al mondo delle bollicine di Fiori che si carica di raffinatezza e complessità.
Come dimostra il Pinot Nero Brut Oltrepò Pavese la cui autenticità è esaltata dal Metodo Martinotti che porta al massimo la densità olfattiva del frutto, mentre il palato viene attraversato da Pera Madernassa, mango, susina gialla e miele di Sulla.
Intensamente minerale, è dotato di spiccata acidità e delizioso cenno zuccherino.
Molto ghiotto, anche grazie a una sapidità che stimola la beva.
Il finale lunghissimo si adagia sulla freschezza.

Interessantissimo il confronto con la versione metodo classico del Pinot Nero confluita nell’Extra Brut chiamato Le Stelle, in cui è ancora il frutto a proporsi al naso ma questa volta con una prevalenza degli agrumi.
In bocca l’approccio è all’insegna della dolcezza, presto innervata da un prelibato tocco aspro, con il consueto intervento compattante di una vivida acidità: su tale impostazione organolettica si rivelano nettarina a polpa bianca, cedro, nespola e alchechengi.
Rapiscono il carattere pétillant elegantemente rarefatto e il sorso snello.
Finale ancora espresso nella chiave della freschezza.

La presenza del Pinot Nero è tutt’altro che casuale, essendo l’Oltrepò pavese sul podio mondiale per estensione vitata di questo vitigno.
Anche per questo acquisisce importanza la prova dell’Oltrepò Pavese 347 MSLM con il suo bouquet di sottobosco che in degustazione sollecita mora di rovo, prugna, corbezzolo e carruba, legati da un tannino irresistibile.

Quando si passa alla Croatina del Generazioni è la stessa cantina a rilevare che “questo vino fermo da lungo invecchiamento” è prodotto con “il vitigno autoctono per eccellenza dell’Oltrepò Pavese”.
E il vino risponde benissimo alle aspettative con un bouquet denso di atmosfere silvestri e speziate, mentre il palato si trova al cospetto di Ramassin, gelso nero, mirtillo, radicchio rosso e carruba.
La beva è resa avvincente dal confronto tra una base zuccherina e uno spunto erbaceo, tutto riunito in un sorso carnoso che trasmette una solennità confermata nella sua imponenza pure nel finale.

Il calembour Da Là Da Po indica qualcosa di profondo, come l’omaggio alle antiche tradizioni del territorio che prende il nome da un’espressione dialettale: infatti Da là da Po vuol dire “al di là del Po”.
Si tratta di un Nebbiolo che porta con sé il corredo olfattivo dei frutti di bosco e al palato sorbo, fico, rabarbaro, amarena sotto spirito e cardamomo.
Un sorso denso, quasi cremoso, carezzevole, si traduce in un carattere avvolgente che irretisce con gradevole potenza.
Appare destinato a carni rosse saporite e piatti robusti, ma si esalta pure sui salumi della tradizione.
Finale colossale e avvincente che completa un’esperienza memorabile.

I bianchi puntano sul Riesling.
Quello del Crinale di Levante sorprende con l’accostamento olfattivo di fiori e frutta passita, per poi conquistare inesorabilmente grazie a pera, limone, ananas e kumquat.
La sapidità è costantemente protagonista, incidendo sulla golosità della beva, mentre il sorso colpisce per il suo piglio fibrillante.
Nel finale stuzzica il suo sospiro aspro agrumato.

Nel 347 MSLM il Riesling muta il boquet in frutta in esotica e per i gusti si affida ad albicocca, feijoa, bergamotto, mela e kiwi giallo.
Mineralità e acidità sono qui al massimo della loro espressione, lasciando in sottofondo un tocco aspro che, come di consueto, scatena la golosità.
Finale coinvolgente che invoglia a proseguire la beva.

Carola Mastretta riassume le peculiarità della produzione di questa cantina nel video successivo.
Info: https://valdamonte.it/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/alberto-fiori/