Il catalogo delle Bollicine di Proposta Vini, frizzante universo con l’Italia al centro
C’è sempre più entusiasmo di addetti ai lavori e amanti del vino per il catalogo delle Bollicine del distributore trentino Proposta Vini, iniziativa partita con il coraggio di un azzardo intellettuale necessario ma tradotta rapidamente in un successo nelle vendite ai locali come nel gradimento dei consumatori.
Un’iniziativa nata con un chiaro intento pedagogico, richiesto da un panorama enoico fino a poco tempo fa fossilizzato sulla sudditanza agli stilemi della spumantizzazione francese, uno stallo che ha richiesto una possente azione educativa che informasse sull’esistenza di bollicine italiane per nulla inferiori a quelle alloctone, educando al consumo di vini frizzanti della nostra tradizione o scaturite da uve nazionali.
Da qui la funzione didattica di un catalogo che inizia con le spiegazioni dei vari modi di creare bollicine, partendo dal cosiddetto Metodo Champenoise chiamato in Italia Metodo Classico, il quale prevede “la rifermentazione del vino in singole bottiglie e il successivo remuage (scuotimento e raccolta dei sedimenti) e dégorgement (sboccatura)”, metodo francese confinato fino a poco tempo fa alla zona dello Champagne, anche se “sparse in Europa esistevano aziende che producevano spumanti, talvolta di altissima qualità, in contesti isolati, con interpretazioni personali e fuori da disciplinari geografici, facendo uso delle sole uve di Chardonnay e Pinot Nero”, compresa l’Italia in zone specifiche quali Franciacorta, Trento, Alta Langa, Oltrepò Pavese, fino a quando a queste citate “si sono affiancate, praticamente in ogni regione vinicola, produzioni locali con uve tradizionali”.
Ma c’è anche il Metodo Martinotti, come chiamiamo noi quello all’estero conosciuto quale Metodo Charmat che “prevede la rifermentazione del vino in grandi recipienti ermetici e successivo imbottigliamento: la sosta sui lieviti è breve (dalle tre settimane ai due mesi), questo permette di mantenere la freschezza e le caratteristiche del varietale”.
Un metodo che “rappresenta la via italiana alla spumantizzazione e riguarda parecchie uve tra le quali le più importanti, dal punto di vista della quantità di bottiglie prodotte, sono il Prosecco, il Lambrusco e il Moscato Bianco: tante altre varietà sono spumantizzate oggidì in tutte le regioni italiane”.
Tuttavia a scaldare maggiormente il nostro cuore è il Metodo Familiare: conosciuto “anche come Metodo Ancestrale, Sur Lie (Sui Lieviti) o Col Fondo, prevede la rifermentazione del vino in singole bottiglie, senza dégorgement (sboccatura) e dunque senza l’eliminazione dei sedimenti; gli archeologi, sulla base di inconfutabili prove documentarie, sostengono che già i romani producevano dei vini frizzanti (piccanti) in otri, botti e poi in bottiglia”, mentre “il libro De Salubri Potu Dissertatio, scritto nel 1622 da Francesco Sacchi, medico di Fabriano, parla del metodo benedettino della rifermentazione in bottiglia; questo e altri documenti testimoniano la produzione di vini frizzanti durante il medioevo e l’età moderna: il termine Familiare indica una produzione legata a una famiglia, dunque a una tradizione, a un luogo preciso, a un’esperienza tramandata di generazione in generazione”.
Oltre le motivazioni legate a cultura e biodiversità, va considerato come il territorio incida sugli aspetti organolettici, poiché dona “caratteristiche di freschezza, acidità, sapidità”.
Infatti “ogni territorio è un micromondo fatto di suolo, vento, sole, sistema di allevamento della vite, acqua e, per questo motivo, vogliamo segnalare su ogni bottiglia, con un’icona, le caratteristiche paesaggistiche in cui la cantina è inserita: questo non indica semplicemente un’altitudine ma il suo contesto paesaggistico”.
I prodotti provengono da quasi tutte le regioni italiane, in particolare da Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino, Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna, ma anche da nazioni estere quali Francia, Germania, Austria, Austria, Slovenia, Spagna, Moldavia e Svezia.
Per comprendere quanto Proposta Vini creda a questo progetto e in particolare agli spumanti da uve italiane, abbiamo intervistato il fondatore Gianpaolo Girardi, nel video che trovate qui di seguito.
Info: https://www.propostavini.com/cataloghi/catalogo-bollicine-2024/