Presentato a Firenze il catalogo 2025 di Proposta Vini: gusto, cultura, biodiversità e arte
La prima edizione della presentazione del catalogo dopo la celebrazione del quarantennale mostra il distributore Proposta Vini al massimo della sua consapevolezza, palesando di avere piena cognizione di rappresentare un unicum sia nel panorama del mercato vinicolo che nell’ambito della Cultura del Paese, facendo partire in maniera sfavillante il 2025 dalla stazione Leopolda di Firenze tra record di partecipanti (oltre 3000 gli iscritti)…
… perfezione organizzativa in ogni aspetto, merito anche del lavoro sempre più preciso di Lorenzo Zanetti e di uno staff di prim’ordine introvabile altrove…
… qualità inarrivabile dei prodotti esposti così come straordinarie sono l’umanità e la competenza dei produttori presenti…
… scenografie sobrie ma in grado di affermare un preciso stile aziendale con grande gusto estetico…
… dispensando sorrisi con il gioco intelligente del blind tasting…
… e veicolando perfino grande arte con la splendida mostra delle opere di Roberto Perini di cui parleremo in un imminente articolo a essa dedicato…
… tutto in un contesto architettonico di rara suggestione, reso ancora più elegante da allestimento e illuminotecnica.
Tutti segnali dello straordinario stato di salute dell’azienda, sempre più rinvigorita dall’entusiasmo da leader misto a colta competenza moderna di chi dirige la struttura, Andrea Girardi, il quale fa il punto sul momento felice di Proposta Vini nel video che segue.
Un argomento particolarmente amato da Andrea Girardi è il rapporto dei giovani con il mondo del vino, sia per quelli che già lavorano nel settore sia per coloro in procinto di approcciarsi al bere colto in qualità di consumatori: un’attenzione spiegata nel video sottostante.
Come di consuetudine anche il catalogo del 2025 si apre con l’atteso editoriale del fondatore di Proposta Vini, il fine intellettuale Gianpaolo Girardi, il quale quest’anno ha deciso di lodare l’attenzione dei lettori forti verso l’oggetto libro non soltanto per il contenuto letterario ma anche per la ritualità legata alla sacralità dell’oggetto cartaceo, auspicando una pari sensibilità dei bevitori di vino verso la bottiglia, da vivere non quale mero contenitore bensì come veicolo narrativo e fonte di informazioni sul prodotto e chi lo realizza con perizia e amore, quindi da indagare a lungo, rigirandola tra le mani per ammirarne le etichette e leggerne con attenzione ogni nota.
Nel prossimo video Gianpaolo Girardi specifica il senso di questo suo parallelo.
Info: https://www.propostavini.com/