I vini delle isole minori
“Piantare una vigna è come fare un matrimonio con la terra. […] Significa stipulare un’alleanza con un pezzo di terra, affermare che lì, in quel posto preciso, si vuole dimorare, che si prende il tempo di attendere lì e non altrove i frutti del proprio lavoro: coltura e cultura radicalmente diversa da quella nomadica è quella della vigna, una sorta di patto nuziale tra l’uomo e la natura senza il quale non può nascere la civiltà”: parole di Enzo Bianchi nel volume Il pane di ieri, pubblicato da Einaudi nel 2008.
Il brano citato è stato utilizzato da Proposta Vini nel volume che presenta l’offerta di Vini delle Isole Minori. Nettari provenienti da Capraia, Elba, Formentera, Giglio, Hvar, Ischia, Limnos, Lipari, Mazzorbo, Pantelleria, Paros, Salina, Samos, San Pietro, Santorini.
Nel volume viene tratteggiato un parallelo tra la Vite e l’Essere Umano: “l’uomo isolano ha dovuto accontentarsi di quanto l’ambiente gli offriva. Coltivando con fatica la terra, è riuscito (e riesce) a produrre vini che sono espressione della sua geniale operosità, ricchi di luce, di colori, di profumi”.
“L’isola è un mondo a sé nel quale ogni essere si è meravigliosamente adattato alle più disparate condizioni ambientali, ricavandosi un proprio spazio dove crescere e vivere. Anche le tipologie di viti, presenti da tempi remoti, hanno sviluppato caratteri peculiari, adeguandosi con maestria ai vari climi e alle differenti situazioni geologiche. Nelle isole minori questa selezione è stata ancora più dura, i risultati ancor più originali”.
Ascoltiamo come approfondisce l’argomento Gianpaolo Girardi di Proposta Vini.
Info: www.propostavini.com