Il locale comprende anche rosticceria e tavola calda proponendo meravigliose specialità del posto, mettendo insieme street food, cucina tradizionale casalinga e tipicità da forno, oltre a “pane caldo tutte le sere, pasticceria panaria, focacce e rustici”: queste le prelibatezze impedibili. (Clicca per leggere l’articolo.)
Nome omen di matrice olandese per un progetto davvero visionario e orgogliosamente toscano nato dall’incontro tra Ilaria Lorini e Stefano Clemente, due sommelier innamorati pazzi del London Dry Gin e della sostenibilità ambientale: la loro storia, il nostro assaggio. (Clicca per leggere l’articolo.)
Tutto è partito dalla prestigiosa figura del distillatore Giuseppe Bonollo e oggi prosegue con la brillantissima Giulia di Cosimo, l’unione di due eccellenze familiari alla base di un’azienda dinamica ma sempre sensibile a cultura, terroir e sostenibilità, creando prelibatezze: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
E’ il punto di riferimento gastronomico del capoluogo delle Marche, regione della quale propone le ricette più antiche e identitarie, come l’antichissimo Stocco all’anconetana e la favolosa versione locale del Brodetto, affiancate da altre prelibatezze: queste le specialità del locale. (Clicca per leggere l’articolo.)
Un progetto ricco di valori culturali e poetici oltra a quelli organolettici frutto della sensibilità di Valerio De Stradis pari alla sua competenza tecnica nel comporre delizie da bere in grado di rappresentare un territorio altamente iconico: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Non è soltanto una cantina ma anche una scelta di vita e un progetto culturale al quale Ivano Barbaglia e Paola Fornara stanno dedicando tutte le proprie energie per valorizzare un’area vitivinicola pregiata nella loro sede di Borgomanero: la loro storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Una commovente iniziativa tesa a salvaguardare la tradizione vitivinicola nell’Alta Grave Friulana, zona di preziosa biodiversità ampelografica capace di vantare antichi autoctoni fragili quanto preziosi ma soprattutto meritevoli di recupero, tutela e valorizzazione: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Matteo Sabbion e Javier Alguacil condividono i natali nell’anno 1984 e una rara sensibilità per i sapori e i saperi, facendosi ispirare dalla mitologia per un progetto che ha dato vita a delizie alcoliche di grande originalità: la loro storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Un’esperienza più unica che rara capace di dimostrare quanto il vino sia anche un prodotto intellettuale perfettamente a suo agio tra attività culturali e mostre d’arte contemporanea, senza dimenticare lo straordinario valore organolettico delle referenze realizzate: la sua storia, i nostri assaggi. (Clicca per leggere l’articolo.)
Il progetto visionario di Michelangelo Buzzi ha soddisfatto in pieno l’ambizione di creare un prodotto capace di riunire il pianeta in un sorso pieno e appagante, con botaniche proveniente dai vari continenti e la storia artigianalità dei liquoristi del Piemonte: la sua storia, il nostro assaggio. (Clicca per leggere l’articolo.)
In quest’azienda sanno benissimo che non c’entra niente con il vero Nebbiolo ampelografico, ma continuano a chiamarlo così come omaggio alla tradizione sia del vitigno che dell’impresa, visto che si tratta di un rapporto lungo oltre 100 anni dal quale scaturisce un vino clamoroso: la sua storia, il nostro assaggio. (Clicca per leggere l’articolo.)
Durante l’evento alle Fiere parmensi per il quarantennale del distributore trentino e la presentazione dei suoi cataloghi è stato anche possibile visitare una bellissima esposizione di scatti fotografici con protagonisti cantine e vignaioli rappresentati dall’azienda: ve la facciamo visitare a distanza. (Clicca per leggere l’articolo.)