Il Museo Nazionale Rossini a Pesaro, coinvolgente percorso interattivo nella grandezza di un genio
Un genio è tale perché dispone di un talento fuori dal comune ricco di sfumature e connessioni, riuscendo a fondere la vita privata con le sue creazioni all’insegna dell’epica della straordinarietà, oltre a segnare con una personalità fuori dal comune il proprio Tempo: si percepisce perfettamente visitando il Museo Nazionale Rossini che nella prestigiosa sede del cinquecentesco Palazzo Montani Antaldi “racconta la vita, l’uomo e la grandezza dell’artista ma anche l’attualità dell’opera di Gioachino Rossini, cittadino illustre di Pesaro che gli ha dato i natali il 29 febbraio 1792”, allestendo un tragitto ricco di suggestioni nel contesto delle meravigliose rifiniture estetiche dell’edificio stesso, tra affreschi e decori.
La missione è invitare i visitatori a immergersi “nel mondo rossiniano, raccontato come un’opera lirica, metafora musicale della sua intensa vita: un percorso affascinante scandito in dieci sale che segue le tappe biografiche del compositore e la sconfinata produzione operistica della sua carriera, ambientate di volta in volta nel contesto storico, tra luoghi e personaggi (parenti, maestri, impresari, cantanti, musicisti, politici, regnanti)”.
Si viene accolti dalle frasi dedicate a Rossini dallo scrittore Alessandro Baricco che lo definisce “un genio in fuga, dal suo tempo, dalla mediocrità, dalla rivoluzione, dalla musica del futuro, dalla sua terra, dalle ovvietà, dai pedanti, dalla modernità”.
E’ il preludio poetico a un percorso di forte impatto emotivo che si apre nella Sala degli Specchi con l’elegante sagoma del pianoforte Pleyel appartenuto al Maestro, completamente restaurato e ancora “suonato in speciali occasioni: durante incontri, conferenze e concerti”.
Tanti gli stimoli intellettuali, tra documenti originali che comprendono i preziosi spartiti del Maestro…
… una moltitudine di schermi in guisa di totem che snocciolano episodi, informazioni e curiosità utilizzando tutti i linguaggi audiovisivi…
… in cui la progressione biografica è intervallata da citazioni di personaggi famosi e grandi penne, come quella carica di stima e affetto di Stendhal…
… mentre non mancano certamente le locandine delle rappresentazioni delle sue opere…
… e cimeli formidabili, a partire da fantastici abiti di scena teatrali…
… offrendo anche la visione di opere d’arte, dal celebre Ritratto di Gioachino Rossini sul letto di morte di Gustave Dore…
… alla raffigurazione fotografica in bianco e nero che ne fece Numa Blanc, anche questa molto nota.
In questo modo si snocciola ogni aspetto della vita di Rossini, dalla nascita agli esordi, passando per l’ascesa verso il successo e i tanti viaggi, tutto snodato tra “quadri, busti, cimeli, spartiti originali, libretti, scenografie”…
… “corredati da supporti multimediali e interattivi di ultima generazione, pensati per una facile e accattivante fruizione dei contenuti”, documenti e materiali straordinari “ordinati scientificamente con il contributo della Fondazione Rossini, tra cui video di celebri edizioni del Rossini Opera Festival”.
Così si materializza “la narrazione di un lungo viaggio artistico e sentimentale, unico nel suo genere, avvincente, drammatico e ricco di aneddoti curiosi; di una vita vissuta come un melodramma al tempo stesso serio e comico, doloroso e amoroso, con fiaschi e successi furiosi, a cavallo tra rivoluzioni, restaurazioni politiche, teatri, salotti, grandi personaggi e rivolgimenti intellettuali, tra illuminismo, neoclassicismo e romanticismo, un’epopea che attraversa i movimenti culturali dell’Europa tra Settecento e Ottocento e si perpetua nell’attualità”.
Particolarmente apprezzate le sale multimediali comprendenti materiali audio e video, con “le opere del compositore fruibili attraverso tablet e cuffie individuali in una dimensione relax”, occasione imperdibile di riascoltare o scoprire la musica di Rossini.
Intelligenti e realmente divulgative le postazioni interattive che consentono di ascoltare estratti diversi delle opere rossiniane, nonché di compiere visite virtuali a luoghi dell’epopea rossiniana.
Si apprezza l’inclusività del percorso, tra testi essenziali ma sempre congrui e pedagogicamente inappuntabili, insieme alla grande cura dell’illuminotecnica che sembra ispirarsi alle atmosfere del palcoscenico nel suo calibrare sapientemente gradazioni della luminosità e cromatismi di fondo.
Un museo capace di creare un credibile vivido affresco del periodo storico dell’Artista ma anche di stimolare interesse per le espressioni della sua creatività, ergendosi ad esperienza irrinunciabile per chi visita la città.
Info: https://museonazionalerossini.it/