La sensibilità per l’arte di Proposta Vini: la mostra di Roberto Perini a Firenze
Parliamo da anni del distributore Proposta Vini alla stregua di un operatore culturale, ma in questo inizio di 2025 il distributore trentino si è superato organizzando una splendida e prestigiosa mostra in occasione della presentazione della nuova annata alla Stazione Leopolda di Firenze, interamente dedicata al grande artista Roberto Perini, protagonista con le sue opere ma celebrato anche dalla copertina del catalogo.
Il rapporto tra “Proposta Vini e l’Arte” è dichiarato perfino nell’omonimo editoriale che apre il catalogo del distributore trentino che partendo da una citazione di Tolstoj (“e anche quei lavoratori tacevano sottomessi”) afferma: “se dunque ammettiamo che gli artisti siano innanzitutto instancabili lavoratori, l’Arte non può che essere espressione della fatica umana”, tracciando un parallelo tra il mondo dell’arte e quello agricolo.
La considerazione è che “scultori, pittori, artisti sacrificano vita e tempo per produrre Bellezza. Anni e anni di lavoro di pennello e scalpello e i veri fortunati che, nel corso dei secoli, possono emozionarsi di fronte ai frutti delle loro fatiche siamo noi”, ma ci sono “anche altre tipologie di artisti instancabili. Si pensi alle generazioni che hanno lavorato per costruire terrazzamenti sui monti e pendii scoscesi per poterli coltivare e permetterci di assaporare profumi, aromi e colori in un calice di vino”.
Il riferimento è a quei “vignaioli che, con estrema fatica e dedizione, in zone impervie, piccoli fazzoletti di terra strappati alla montagna, alla roccia o al mare, faticano per regalarci vini unici e preziosi come quelli che avevano immaginato”.
Una riflessione che “porta a riconoscere il vino come pura espressione artistica. Come in un quadro, nelle sue pennellate, nei chiaroscuri, nella prospettiva, ci sono storie di uomini, di idee e di tentativi, lo stesso nel calice, nei suoi profumi, colori ed aromi”, dimostrazione “del legame vivo e performante tra Estetica ed Etica, tra Bellezza e Fatica… tra Arte e Viticoltura”.
La materializzazione di tanta sensibilità è stata proprio la mostra di Roberto Perini, nato nel 1952 in Trentino a Cles e all’età di 10 anni trasferitosi a Pergine, paese d’origine della famiglia ma anche sede proprio di Proposta Vini, una vicinanza geografica che si è tradotta pure nel riscontro di una sensibilità comune, come dichiarato dallo stesso artista davanti alla nostra telecamera, nel video sottostante.
Il punto di contatto delle sensibilità di Gianpaolo e Andrea Girardi di Proposta Vini con Perini sembra palesarsi nelle opere in cui l’artista assolutizza la materia del paesaggio, sublimandola col pennello della Poesia, rendendola germoglio ammaliante di radici profondissime nella cultura panica come nella più recondita identità ancestrale, in cui il territorio genera ispirazione centrifuga ma se ne riappropria subito afferrandone il tumulto cromatico endogeno.
Una capacità di vedere oltre che dunque accomuna le due realtà virtuose, con Proposta Vini che individua elevazione intellettuale laddove altri cercano soltanto godimento ludico mentre Perini evince turbamento cromatico onirico nelle maglie della placida fissità della Natura.
Questa corrispondenza di intellettuali sensi ha reso perfettamente congrua la presenza a Firenze delle opere di Perini tra centinaia di produttori che esponevano a loro volta migliaia di vini e distillati…
… attirando tantissimi visitatori e riscuotendo un successo personale di notevole spessore…
… incantando con geometrie fluttuanti…
… esuberanze luministiche che sfidano la gravità pittorica e colate di colore che segnano la tela senza ferirla…
… fino a raggelare la botanica come a volerne forzare il trasferimento in un presente distopico che non concede scampo al sogno bucolico…
… salvo suggerire all’osservatore speranzoso la suggestione dello specchio luminescente d’un lago trentino tradotto in skyline nell’interpretazione emotiva di un’anima raminga…
… con il cosmo tratteggiato in guisa di evocazioni cronometriche, come se il tempo si annidasse in ogni atomo del respiro…
… per concludere nei giochi pirici che prevedono un futuro di elevazione, stimolando l’occhio a scrutare altezze siderali come fossero visioni d’una evoluzione spaziale inevitabile, ipotizzando il percorso umano come un continuo inerpicarsi sulle scale iperboliche di un destino ancora in fieri.
Perini è stato presente a Firenze nei giorni della mostra, occasione imperdibile per intervistarlo sulla sua arte: nel video che segue spiega le fonti della sua ispirazione e illustra la propria poetica.
Info: https://www.propostavini.com/cataloghi/catalogo-2025/